L'istituzione
culinaria nazionale al centro di un incontro che, nella serata di
giovedì 16 maggio, ha promosso a pieni voti le “eccellenze”
della tavola pesciatina. Sotto le luci della ribalta l'asparago
“gigante” di produzione nostrana, al centro di una serata che ha
visto riconoscere ampi meriti al produttore pesciatino Attilio Fabbri
ed al gestore de “Il Fornello”, Gabriele Giuliani.
Pescia (Pt), 23 maggio 2013 – Ha riscosso ampi consensi, il “valzer” di portate che ha posto sotto la lente d'ingrandimento della massima istituzione culinaria nazionale le “eccellenze” della tavola pesciatina.
Nella
serata di giovedì 16 maggio, presso le ampie sale del ristorante “Il
Fornello”, a Marginone (LU), la delegazione fiorentina
dell'Accademia Italiana della Cucina ha riservato un giudizio
decisamente positivo a margine di una cena che ha posto in risalto
l'asparago pesciatino, prodotto salito alla ribalta delle cronache
culinarie nazionali grazie alle proprie caratteristiche, uniche in
ambito nazionale.
“Un
prodotto che non ha certo bisogno di presentazioni
– ha commentato il Segretario Nazionale dell'Accademia della
Cucina, Paolo Petroni – famoso
ormai da anni per le sue dimensioni ma danneggiato dal dirottamento
dell'attività locale verso la floricoltura. Il rammarico è
profondo, per un prodotto d'eccellenza che, in altre zone d'Italia,
viene curato maggiormente. Per la prima volta, dopo anni, abbiamo
avuto l'occasione ed il piacere di riassaporare il vero asparago di
Pescia, ormai destinato ad una produzione di dimensione familiare”.
Un
prodotto di assoluta genuinità, rappresentato dal coltivatore
pesciatino “per eccellenza”, Attilio Fabbri, premiato
dall'Accademia Italiana della Cucina assieme a Gabriele Giuliani ,
gestore del ristorante ospitante: “Una
tradizione centenaria, quella vantata dalla mia famiglia
– ha raccontato Attilio Fabbri a margine del pregiato
riconoscimento ricevuto –
un'attività che, ormai, rimane destinata a soddisfare le esigenze
familiari. L'asparago pesciatino non conosce sostanze chimiche e
viene lavorato con materiale organico. L'eccellenza del nostro
prodotto è legata alle caratteristiche del terreno, particolari che
lo hanno reso famoso in tutta Italia, per le sue dimensioni. A
rovinare tutto è stata l'importazione e la grande distribuzione:
sono pochi i pesciatini che coltivano ancora, anche perché il
consumatore predilige il prezzo alla qualità”.
Rammarico
che trova ampio riscontro nei numeri espressi dal “giro d'affari”
internazionale, con Messico, Perù e Cina a fare la voce grossa in
tema di esportazione, quantificato in circa sei milioni di tonnellate
solo per quanto riguarda il Paese dell'estremo Oriente. Numeri che,
anche nel Nord Italia, non volgono a favore dell'attività
pesciatina, con il culto dell'asparago concretizzato, solo nella
provincia di Bolzano, in ottanta tonnellate di produzione.
Dati
che, tuttavia, non intaccano minimamente la particolarità di uno dei
prodotti più rappresentativi di Pescia, “osannato” dai massimi
esponenti della cucina nazionale ed esaltato da caratteristiche che
lo rendono unico.
“Una
grande soddisfazione, il riconoscimento ricevuto dall'Accademia
Italiana della Cucina –
ha concluso Gabriele Giuliani, gestore de Il Fornello – per
me che, da amante della cucina naturale e non troppo elaborata, ho
avuto il piacere e l'onore di servire quella che rimane una vera e
propria primizia. Il nostro asparago è servito solo con olio, sale e
pepe, aceto o limone, a seconda dei gusti. Lo chiamiamo “all'agro",
il nostro asparago gigante, un piatto che non ha bisogno di grandi
cose. Recuperare questa tradizione sarebbe molto gratificante per
tutto il territorio”.
Alla
serata ha partecipato anche l'imprenditore pesciatino Lorenzo
Brandani, titolare di Brandani gift group.
L'azienda,
parte integrante del tessuto locale, è stata premiata quale realtà
attenta alle problematiche della cucina italiana.
Nelle foto
(gentilmente concesse da Samuele Di Piramo): il coltivatore Attilio
Fabbri insieme a Gabriele Giuliani, gestore de “Il Fornello” -
Gabriele Giuliani premiato dall'Accademia Italiana della Cucina.
Brandani gift group
UFFICIO STAMPA
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